Si, proprio, nessuno “può deciderti” ed è bene che tu lo sappia fin da subito, in modo da poterti difendere al meglio da chi cerca di farlo, perché ne troverai a bizzeffe di persone che ci proveranno in tutti i modi.

Questa frase è stata coniata non da Raia ma da Sofia, una delle bimbe che babysitteravo in gioventù, forse LA BIMBA per eccellenza, quella che più mi ha insegnato il mestiere.

Si perché si può sempre imparare e si può imparare da chiunque, e trovo che i bambini in particolare siano una fonte inesauribile di insegnamenti fondamentali.

Sofia con questa frase, che peraltro ripeteva in continuazione in opposizione a QUALSIASI direttiva, voleva dirmi che io avrei pure potuto dire ciò che volvevo, chessò: “Lavati le mani”, ma che mai avrei potuto fare in modo che lei VOLESSE lavarsi le mani. Non so se mi spiego… Lei le mani poi se le lavava, eh, magari strepitando ma alla fine venivano pulite, ma ci teneva a sottolineare che io non ero in alcun modo entrata nella sua testa e che non potevo cambiare i suoi pensieri.

Ora, io trovo che questo sia illuminante. La frase di Sofia ha girato nella mia testa per anni e anni e ancora oggi ogni tanto mi torna in mente.

In quel momento, in cui io avevo 18 o 19 anni e dovevo metter d’accordo 3 fratelli e le esigenze domestiche, avrei preso Sofia direttamente a testate senza troppo discutere perché la sua frase unita alla sua resistenza passiva mi intralciava non poco la tabella di marcia, ma sotto sotto la amavo moltissimo, e gioivo ogni volta che si opponeva strenuamente alle mie decisioni. Ho sempre trovato la ribellione estremamente costruttiva, la ribellione è necessaria all’evoluzione!

Sofia mi ha insegnato essenzialmente che non esistono educatore ed educando, ma esiste un rapporto umano, in cui entrambe si cresce e si progredisce, se se ne è in grado, indipendentemente dall’età.

Ho iniziato allora a capire che si può fare, ci si può staccare dal modello antico di educazione e iniziare a collaborare coi nostri bambini per trovare insieme una strada migliore. Perché “Educare vuol dire, in sostanza, aiutare qualcuno a evolvere (…) a realizzare tutte le sue potenzialità nel modo migliore” (Educazione e libertà, Marcello Bernardi, 2002).

Questa non è una “teoria educativa” , forse è più una convinzione filosofica, non so, ma di certo è ciò che sento alla base della mia vita: Libertà e Rispetto.

E questo spiega molte cose…

Calda giornata di maggio, ci si prepara per uscire a lavorare, Raia in calzoncini corti e canotta si infila gli stivali di gomma senza calze, manifestamente per far prima.

Io: “Raia, mettiti i sandali che fa caldo”

Raia: “Di chi sono i piedi?”   

-.-

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